STORIA

Il Circolo Scacchistico "Ippogrifo" ha sede in via Lombroso 3 - S. Maurizio - RE, presso il Centro Sociale "Venezia". Unico scopo prefisso è l'insegnamento, la diffusione e la pratica dell'affascinante gioco degli scacchi, senza fini politici o di lucro.
Tra i suoi soci sono annoverati alcuni dei migliori giocatori della nostra regione e, tra questi, il dr. Enrico Paoli, più volte Campione Italiano, firma autorevole di diversi libri di scacchi ed ideatore del Torneo Internazionale di Capodanno.
Negli anni '90 il Circolo ha collaborato all'organizzazione del "Torneo scacchistico internazionale di Capodanno", fino ad assumerne la completa gestione. Il torneo scacchistico internazionale di Capodanno, ora interrotto, ha rappresentato una delle manifestazioni scacchistiche più importanti al mondo, si vanta di essere stata nell'edizione 1991/92 la più importante al mondo fino ad allora e continua ad essere a tutt'oggi la più longeva senza interruzioni.
Con le proprie squadre, partecipa da un paio di decenni ai campionati italiani a squadre nelle varie categorie: serie "A", serie "B", serie "C" e promozione, ed ha conseguito il titolo di Campione d'Italia nell'anno 2000 durante le "Final Four" tenute a Potenza.
Scopo preminente del Circolo è la divulgazione del gioco presso i giovani. organizziamo il Campionato Provinciale giovanile, i giochi scolastici a squadre, tornei a squadre con altre province, corsi di insegnamento. I corsi di insegnamento sono rivolti sia ai giovani di età 6-14 anni, presso il circolo e gli Istituti scolastici, che agli adulti presso il circolo ed hanno inizio nel mese di ottobre.
L'attività giovanile è programmata e gestita da un comitato costituito in massima parte da insegnanti e genitori, consapevoli delle capacità formative racchiuse nel "nobil-gioco". I soci del Circolo si ritrovano principalmente nelle serate di martedì e venerdì, mentre il pomeriggio di sabato dalle 15,00 alle 18 si organizzano corsi e tornei per i giovani scacchisti.
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Il gioco come contributo alla formazione dei giovani
Come molti sanno, il gioco degli scacchi affonda le sue origini con la storia delle più antiche civiltà (arabe, cinesi, indiane) ed ha esercitato un'enorme fascino su letterati, poeti, scrittori, scienziati, politici, religiosi; ispirato romanzi, films ed opere teatrali.
In Italia, il primo documento ritrovato - la lettera che il Monaco Pier Damiani scrisse al Pontefice Alessandro II nel 1061 - fu il primo esempio di scacchi come fatto di costume.
In molti paesi europei si è voluto introdurre l'insegnamento degli scacchi nella scuola, avendo individuato in esso la capacità di stimolare fantasia, creatività, razionalità, capacità di sintesi e concentrazione. Nel nostro paese, laddove si è voluto introdurre il gioco degli scacchi tra le attività didattiche si è notato un notevole miglioramento dei profitti scolastici.